L’altra sera sono stata al cinema a vedere Piccole donne l’ultimo adattamento
cinematografico del romanzo di Louisa May Alcott, che milioni di bambine nel
mondo hanno letto.
Uscita dal cinema non ero convinta che il film mi fosse piaciuto;
è difficile che le pellicole tratte da romanzi mi convincano al cento per cento
però credo anche che tutti meritino una possibilità e cerco sempre di trovare i
lati positivi in ogni cosa, perché sono convinta che tutto e tutti ne abbiamo.
Mi sono piaciute le interpretazioni delle quattro giovani protagoniste, hanno
saputo coinvolgermi e mi sono sentita una piccola donna anch’io come mi capitò anni
fa quando per la prima volta mia madre
mi lesse il primo romanzo, quando in casa mia Piccole donne era ancora diviso in due romanzi, edizione ereditata proprio
da lei.
Il fardello delle piccole donne
Uscita dalla sala dovevo ancora capire se il lungometraggio mi
fosse piaciuto oppure no e camminavo guardandomi le punte delle scarpe come
sono solita fare quando esco dopo aver visto un film e sto ancora riflettendo
sulla pellicola appena conclusa. Paola, l’amica che era venuta al cinema con me,
camminava al mio fianco e forse per interrompere quel silenzio, che riflettendoci
ora appare un po’ inquietante, è stata la prima a commentare.
“Io ho letto Piccole donne edito da Malpelo…Quanti ricordi!!!! Avevo otto
anni e non conoscevo il significato della parola fardello. Allora l’ho cercata sul dizionario; ho passato parecchio
tempo a immaginarmi le sorelle March impegnate a portare questa sorta di cesta di vimini sulle spalle
(definizione trovata sul dizionario)! Semplicemente non avevo ancora capito il
modo di dire ( usato nella versione letta da me): ognuno deve portare il proprio fardello.”
Io l’ho guardata e ho sorriso; donna molto intelligente e
con una sensibilità rara aveva espresso in modo semplice ed elegante il
concetto chiave di Piccole donne.
Fardello è la parola chiave di questo capolavoro.
Il fardello delle
piccole donne del 2020
Dopo averle sorriso e stretto il braccio per la profonda
ammirazione che provo per lei e le sue idee le ho risposto.
“Hai detto tutto quello che Piccole donne vuole trasmettere: tutti abbiamo un fardello da portare; può essere un
talento, un sogno, un rimpianto…può essere tantissime cose. Purtroppo molti non
lo capiscono: donne ma soprattutto uomini. Le donne hanno portato fardelli
molto pesanti e questo passa come fosse la normalità, è come se tutto fosse
scontato e nel terzo millennio non può più essere così. Non si può, non si deve
più dare niente per scontato. Le donne
portano fardelli se vogliono e comunque meritano aiuto e sostegno tanto quanto lo
meritano gli uomini.”
Fardello e…
Lo so probabilmente alcuni si staranno chiedendo: tutto qui?
Con una sola parola si può riassumere tutto? Niente da dire in più sui rapporti
tra donne? Oggi c’è ancora così tanta disparità tra uomini e donne?
No non è tutto qui, la vita delle donne è molto più complessa
da spiegare, non esiste una sola parola che include tutto: emozioni e
sentimenti; e sicuramente non è quello che intendeva fare l’autrice. La Alcott
come modello per tessere la trama del suo romanzo ha usato la sua famiglia e
sicuramente alcune vicende a lei accadute o a chi le era vicino, ma allo stesso
tempo ha messo in luce i sentimenti che arricchiscono le donne un po’ ovunque
nel mondo e in qualunque epoca; noi donne siamo lunatiche, insicure e spesso ci
facciamo prendere dai rimpianti, ma abbiamo una sensibilità unica a parer mio e
innata, siamo più inclini al perdono, alla compassione e alla comprensione
(anche se c’è sempre l’eccezione), ma questo non vuole dire che siamo deboli,
anzi.
I rapporti tra donne non sono sempre facili, non si va
sempre d’accordo su ogni argomento, ma credo che i rapporti tra donne siano
molto onesti; la solidarietà femminile esiste veramente ed è un sentimento
molto tenace: quando le donne sono tutte schierate su un fronte comune sono
molto forti, molto di più degli uomini.
Ai giorni nostri le donne, anche se non ancora ovunque, sono
molto più emancipate. Però, credo anche che alcune donne siano ancora convinte
e abituate a pensare che certi ruoli siano prettamente femminili ed altre
mansioni siano prettamente maschili e le cose secondo me non cambieranno finché
non saranno proprio gli uomini a dimostrare che non è così.
Piccole donne ma
anche Piccoli uomini
È questo che Piccole donne vuole trasmettere secondo me. È
un romanzo femminista, un romanzo che tutte le ragazze dovrebbero leggere, ma
che soprattutto gli uomini dovrebbero leggere o se non altro andare a vedere il
film.
Sarebbe un ulteriore passo verso la parità dei sessi.
…comunque la Alcott ha scritto anche il romanzo sequel di Piccole donne: Piccoli uomini.
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