I MMM (Messner Mountain
Museum)
Dopo
una vita passata a scalare le cime più alte del mondo, l’alpinista
altoatesino Reinhold Messner per amore delle sue montagne ha fondato un
circuito di musei. Nelle sei sedi del Messner Mountain Museum si raccontano le
grandi ascensioni, si parla di temi scientifici, del mito e della sacralità
della montagna, del mondo dei ghiacci e della roccia, ma anche della vita e
delle tradizioni dei popoli di montagna.
Chi è Reinhold Messner e come
ho imparato a conoscerlo
L’alpinista
altoatesino viene ricordato per le sue grandi imprese: è stato l’unico ad aver
scalato tutte le quattordici cime al mondo superiori agli 8.000 metri sul
livello del mare senza l’ausilio dell’ossigeno. I suoi libri mi hanno
sempre affascinata molto: ricchi di foto mozzafiato e letti anche da chi non
frequenta la montagna, lo hanno reso uno tra i più amati e stimati scalatori
della storia. Seguo spesso anche le sue interviste; mi ricordo però,
che ad attrarre la mia attenzione verso Messner non è stata una sua impresa, ma uno
spot televisivo, quello degli anni novanta per Levissima: acqua che da allora
si beve in casa mia.
L’avventura degli yak sulle
Alpi
Da trent’anni a questa parte l’alpinista
ha deciso di cimentarsi anche nel ruolo di allevatore e pastore: ha fondato il
suo primo allevamento di yak a Solda per il Messner Mountain Museum Ortles,
vicino a casa sua e non si è fermato qui, ne ha costituito un secondo nel
Cadore.
Gli yak di Messner rappresentano un'attrazione in più per i
visitatori del Messner Mountain Museum Dolomites, anche detto “museo nelle
nuvole” allestito in un ex avamposto della Grande Guerra nei pressi di Cortina
d’Ampezzo. Possono infatti constatare la grande adattabilità del bovino a pelo
lungo del Tibet.
In primavera la mandria viene trasferita alle pendici del
Monte Rite (a 2.181 metri), dove l'erba è abbondante e gustosa. Il
trasferimento ad alta quota (fino a 3.000-3.500 metri) viene fatto a piedi e a
tappe, proprio come avviene sugli altopiani tibetani. È uno spettacolo anche
solo assistere al transito della mandria diretta in quota seguendo l'itinerario
percorso un tempo dal bestiame tipico delle Alpi come vacche, manze e pecore.
La forza e la bellezza dello yak tibetano
Lo yak è simile ad un toro, ma col pelo lungo.
Animale di grande resistenza alle temperature più basse, lo yak è il fondamento
della vita nel Tibet. La sua presenza è l'alleata più preziosa degli abitanti
di queste aspre terre. Dello yak si usa tutto: dal pelo alla pelliccia, dalla
carne al latte; a Cibiana di Cadore ora si possono gustare piatti prelibati a
base di carne di yak, di formaggio e burro derivati dal latte dell’animale. Gli
yak sono anche i “muli” adibiti al trasporto dei materiali da un luogo all'altro.
Insomma, questo bovino è il riferimento più importante nelle difficili
condizioni ambientali e di vita dell’Himalaya. Un animale a cui Messner è tanto
legato, da desiderare di farlo conoscere anche a chi frequenta le quote alte
delle Dolomiti.
Personalmente credo che il detto “la pazienza è la virtù dei
forti” sia la rappresentazione perfetta di questo bellissimo animale: solido
e mansueto, percorre lunghe e difficili traversate con grande pazienza e volontà.
Un fiore che amo particolarmente è la stella alpina; fiore
simbolo delle Alpi cresce nelle fessure tra le rocce e nei prati sassosi. Sulle
Alpi questo fiore è specie protetta perché i cambiamenti climatici avvenuti, ma
soprattutto la raccolta indiscriminata, ne stanno causando l’estinzione; mentre
la stessa specie cresce sugli altopiani himalayani come un comune fiore di
campo per il gran numero di esemplari presenti. Questa è la dimostrazione che
la formazione dell’Himalaya non è completamente slegata dalla formazione delle
Alpi e si parla di orogenesi della catena Alpino-Himalayana. Così la legge che vale
per la stella alpina sono convinta possa valere anche per altre specie: lo yak
potrebbe avere un antenato che nei tempi antichi popolava anche le Alpi. Per
questo motivo non sono d’accordo con chi dice che Reinhold Messner fa una cosa
contro natura ad allevare yak sulle Dolomiti.
Intento di Messner e utilizzi da parte dell’uomo (anche in
Italia)
L'intento di Messner quindi, è di rendere gli yak un’attrazione
turistica, ma nel contempo di utilizzare anche le loro capacità utili all’uomo
e all’ambiente. Ad esempio in Veneto, ai piedi della foresta del Cansiglio è
stata introdotta una mandria di 25 capi: ciò al fine di contrastare l'avanzata
dei boschi, vista la capacità degli yak di mangiare i giovani alberi che pecore
e vacche non gradiscono, e di pulire nel contempo il sottobosco, prevenendo la
formazione di incendi.
Messner e la transumanza degli yak |
MMM Dolomites, il "museo nelle nuvole" vicino a Cortina d'Ampezzo. |
MMM Juval è la residenza estiva della famiglia Messner ed è dedicato alle montagne sacre. |
MMM Ripa ha sede nel castello di Brunico racconta la vita e la cultura dei popoli della montagna. |
MMM Ortles si trova a Solda, alle pendici del Monte Ortles ed è dedicato al tema del ghiaccio. |
MMM Firmin si trova tra le antiche mura di Castel Firmiano offre al visitatore una visione d'insieme dell'universo montagna. |
MMM Corones è dedicato all'alpinismo tradizionale, che è stato caratterizzato da Reinhold Messner e da altri grandi alpinisti. |
Nessun commento:
Posta un commento