lunedì 9 settembre 2019

L'avventura degli yak sulle Alpi


I MMM (Messner Mountain Museum)

Dopo una vita passata a scalare le cime più alte del mondo, l’alpinista altoatesino  Reinhold Messner per amore delle sue montagne ha fondato un circuito di musei. Nelle sei sedi del Messner Mountain Museum si raccontano le grandi ascensioni, si parla di temi scientifici, del mito e della sacralità della montagna, del mondo dei ghiacci e della roccia, ma anche della vita e delle tradizioni dei popoli di montagna.

Chi è Reinhold Messner e come ho imparato a conoscerlo

L’alpinista altoatesino viene ricordato per le sue grandi imprese: è stato l’unico ad aver scalato tutte le quattordici cime al mondo superiori agli 8.000 metri sul livello del mare senza l’ausilio dell’ossigeno. I suoi libri mi hanno sempre affascinata molto: ricchi di foto mozzafiato e letti anche da chi non frequenta la montagna, lo hanno reso uno tra i più amati e stimati scalatori della storia. Seguo spesso anche le sue interviste; mi ricordo però, che ad attrarre la mia attenzione verso Messner non è stata una sua impresa, ma uno spot televisivo, quello degli anni novanta per Levissima: acqua che da allora si beve in casa mia.

L’avventura degli yak sulle Alpi

Da trent’anni a questa parte l’alpinista ha deciso di cimentarsi anche nel ruolo di allevatore e pastore: ha fondato il suo primo allevamento di yak a Solda per il Messner Mountain Museum Ortles, vicino a casa sua e non si è fermato qui, ne ha costituito un secondo nel Cadore.
Gli yak di Messner rappresentano un'attrazione in più per i visitatori del Messner Mountain Museum Dolomites, anche detto “museo nelle nuvole” allestito in un ex avamposto della Grande Guerra nei pressi di Cortina d’Ampezzo. Possono infatti constatare la grande adattabilità del bovino a pelo lungo del Tibet. 
In primavera la mandria viene trasferita alle pendici del Monte Rite (a 2.181 metri), dove l'erba è abbondante e gustosa. Il trasferimento ad alta quota (fino a 3.000-3.500 metri) viene fatto a piedi e a tappe, proprio come avviene sugli altopiani tibetani. È uno spettacolo anche solo assistere al transito della mandria diretta in quota seguendo l'itinerario percorso un tempo dal bestiame tipico delle Alpi come vacche, manze e pecore.

La forza e la bellezza dello yak tibetano

Lo yak è simile ad un toro, ma col pelo lungo. Animale di grande resistenza alle temperature più basse, lo yak è il fondamento della vita nel Tibet. La sua presenza è l'alleata più preziosa degli abitanti di queste aspre terre. Dello yak si usa tutto: dal pelo alla pelliccia, dalla carne al latte; a Cibiana di Cadore ora si possono gustare piatti prelibati a base di carne di yak, di formaggio e burro derivati dal latte dell’animale. Gli yak sono anche i “muli” adibiti al trasporto dei materiali da un luogo all'altro. Insomma, questo bovino è il riferimento più importante nelle difficili condizioni ambientali e di vita dell’Himalaya. Un animale a cui Messner è tanto legato, da desiderare di farlo conoscere anche a chi frequenta le quote alte delle Dolomiti.
Personalmente credo che il detto “la pazienza è la virtù dei forti” sia la rappresentazione perfetta di questo bellissimo animale: solido e mansueto, percorre lunghe e difficili traversate con grande pazienza e volontà.

La stella alpina e l’orogenesi della catena Alpino-Himalayana  

Un fiore che amo particolarmente è la stella alpina; fiore simbolo delle Alpi cresce nelle fessure tra le rocce e nei prati sassosi. Sulle Alpi questo fiore è specie protetta perché i cambiamenti climatici avvenuti, ma soprattutto la raccolta indiscriminata, ne stanno causando l’estinzione; mentre la stessa specie cresce sugli altopiani himalayani come un comune fiore di campo per il gran numero di esemplari presenti. Questa è la dimostrazione che la formazione dell’Himalaya non è completamente slegata dalla formazione delle Alpi e si parla di orogenesi della catena Alpino-Himalayana. Così la legge che vale per la stella alpina sono convinta possa valere anche per altre specie: lo yak potrebbe avere un antenato che nei tempi antichi popolava anche le Alpi. Per questo motivo non sono d’accordo con chi dice che Reinhold Messner fa una cosa contro natura ad allevare yak sulle Dolomiti.

Intento di Messner e utilizzi da parte dell’uomo (anche in Italia)

L'intento di Messner quindi, è di rendere gli yak un’attrazione turistica, ma nel contempo di utilizzare anche le loro capacità utili all’uomo e all’ambiente. Ad esempio in Veneto, ai piedi della foresta del Cansiglio è stata introdotta una mandria di 25 capi: ciò al fine di contrastare l'avanzata dei boschi, vista la capacità degli yak di mangiare i giovani alberi che pecore e vacche non gradiscono, e di pulire nel contempo il sottobosco, prevenendo la formazione di incendi.

Messner e la transumanza degli yak

MMM Dolomites, il "museo nelle nuvole" vicino a Cortina d'Ampezzo.

MMM Juval è la residenza estiva della famiglia Messner ed è dedicato alle montagne sacre.

MMM Ripa ha sede nel castello di Brunico racconta la vita e la cultura dei popoli della montagna.

MMM Ortles si trova a Solda, alle pendici del Monte Ortles  ed è dedicato al tema del ghiaccio.

MMM Firmin si trova tra le antiche mura di Castel Firmiano offre al visitatore una visione d'insieme dell'universo montagna.


MMM Corones è dedicato all'alpinismo tradizionale, che è stato caratterizzato da Reinhold Messner e da altri grandi alpinisti.


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