giovedì 5 settembre 2019

Appuntamento al cinema



                          
         Blinded by the light - Travolto dalla musica

Sono seduta qui a recensire un film che aspettavo ormai da mesi e finalmente è arrivato anche nelle sale italiane lo scorso 29 agosto. Il film di cui sto parlando è Blinded by the light-Travolto dalla musica tratto da una storia vera. La pellicola è l’adattamento cinematografico delle memorie di Sarfraz Manzoor: Greetings from Bury Park. Sia il film che il libro sono basati sulla vita del giornalista del The Guardian Manzoor e la sua ossessione adolescenziale per Bruce Springsteen.
Secondo me, molti fans del”Boss” e anche tanti che non lo conoscono si possono rivedere nella storia di Javed; guardare questo film potrebbe essere l’occasione per conoscere la forza e il carisma che la musica di Springsteen ha il potere di trasmettere.
Io non sono capitata a contatto col “Boss” per caso come Javed, ma come lui ho provato e provo tutt’ora quella sensazione in cui mi sembra proprio che Bruce sia seduto al mio fianco su una Chevrolet e stia parlando proprio a me, dei miei problemi e come anche lui li abbia affrontati e superati con fatica, duro lavoro e tanta speranza.

Il primo incontro con Bruce

Ho ascoltato la musica di Bruce Spingsteen fin da piccola perché la mamma è una grande fan e crescendo ho sentito sempre più mie le parole del Boss.
Non ho un ricordo preciso della prima volta in cui ho ascoltato Springsteen, molto probabilmente lo sentivo in casa, ma non sapevo fosse lui. Mi ricordo bene che mi piaceva un sacco ballare sulle note di Glory days o Dancing in the dark; un pomeriggio, forse avevo otto o nove anni, ho accompagnato a scuola mia madre (insegnante alle scuole medie) e lei proiettò per i suoi studenti il film Philadelphia; quando sentii la colonna sonora me ne innamorai subito: struggente e malinconica. Alla  sera parlammo del film e la mamma mi chiese cosa avessi capito. Io chiesi di chi fosse quella bellissima canzone e lei mi rispose: ”Non lo hai riconosciuto? È Bruce! Ha vinto un Oscar per Streets of Philadelphia!” No, non lo avevo riconosciuto, non avevo neanche preso in considerazione Springsteen. Le canzoni del “Boss”le ho sempre considerate pura energia su cui ballare e un inno alla vita; con il tempo ho capito che anche Streets of Philadelphia è un inno alla vita: la vita che, senza alcun diritto, viene negata.

Il Boss visto dal vivo

Ho avuto la fortuna di partecipare a diversi live durante i tour che hanno fatto tappa anche in Italia e posso assicurare che un concerto del “Boss” è veramente un’esperienza unica: fino a quattro ore di musica e divertimento no stop. Il cantautore interagisce col pubblico cimentandosi con l’italiano (lingua dei nonni materni e che pare si parli ancora in casa Spingsteen); invita sul palco fans di tutte le età per suonare, ballare o cantare un pezzo. Arrivare a fine serata senza mal di gambe o di piedi è praticamente impossibile anche per i più giovani e ben allenati.

I motivi per cui Blinded by the light è un successo ben riuscito

Questo film, oltre ad una colonna sonora strepitosa affronta diversi temi: l’adolescenza, l’integrazione, lo scontro intergenerazionale tra padre e figlio, ma anche problemi economici e politici della fine anni 80 nel Regno Unito. Blinded by the light è una gioiosa storia di coraggio, amore, speranza, famiglia e della capacità unica della musica nell’elevare lo spirito umano. Penso che questo sia il film perfetto per chi è stato “salvato” dalla musica, per chi ha trovato (o ritrovato) se stesso in una canzone o in un album, per chi ha sognato sulle note di un pezzo, per chi crede che le sette note siano come l’aria: non si può vivere senza.
Al Kennedy Center Honor
Durante una serata dedicata a Bruce Springsteen al Kennedy Center Honor il presentatore e attore comico Jon Stewart, originario del New Jersey come il “Boss”, ha introdotto la serata storica con poche parole provocando un’ovazione in sala e un fragoroso applauso. Parafrasando, Stewart ha detto:”….io non posso descrivere l’importanza della musica di Bruce Spingsteen sul piano sociale e culturale degli Stati Uniti, ma posso dirvi cosa penso…Quello che penso è che Bob Dylan e James Brown hanno un figlio. Questo bambino è Bruce Springsteen…” A parere mio questa frase descrive perfettamente il Boss e la sua musica.






2 commenti:

  1. Una delle frasi più significative di Bruce è We bear the coolness of the forever uncool. È la riscossa di chi non è cool, di chi non si sente parte del mondo o del periodo che sta vivendo. Bruce ti fa sentire che invece ci sei, He qualcuno è come te, che non sei solo. You're not alone. Altra bellistima cosa che ha detto Jon Stewart, è che quando ascolti Springsteen, You're not a looser anymore e si riferiva alla sua adolescenza nel New jersey. Ma vale anche per la mia a Fidenza o a quella di Javed a Luton. Il Boss siamo noi

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    1. assolutamente!!! siamo tutti figli di Springsteen!!!!

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